PERCHE’ ERAVAMO IN PIAZZA IL 6 MAGGIO

Perché ci siamo mobilitati e perché eravamo in piazza il 6 maggio?

Per i motivi che insegnanti e genitori hanno insieme saputo dire:

1. in questi mesi i nostri politici hanno avanzato in più occasioni delle ipotesi sulle nostre scuole (accorpamenti, spostamenti, chiusure…) e noi cittadini, abituati a dover sempre leggere tra le righe del detto e del non detto, abbiamo maturato il legittimo sospetto che le ipotesi avessero già un fondamento reale;

2. il parlare per ipotesi sul destino di una scuola crea incertezza, e la uccide, perché non c’è genitore che iscriverebbe un figlio in una scuola che forse il prossimo anno, o quello dopo, non ci sarà più;

Risposta:
Il Sindaco, spiaciuto, ha convenuto sul fatto che sia stata portata avanti una comunicazione sbagliata e che occorre ripristinare un dialogo tra singole scuole e amministrazione sulle scelte da operare; ha assentito alla specifica richiesta avanzata da genitori e insegnanti di rendersi personalmente garante della trasparenza del dialogo.

3. siamo stanchi di sentir dire che delle scuole si stanno occupando i tecnici, perché le cubature e la distribuzione degli spazi in una scuola devono essere funzionali al progetto didattico che in esse si sta sviluppando;

Risposta:
Il Sindaco ha assunto di nuovo, come a dicembre, l’impegno di far concordare, tra singole scuole e tecnici, i lavori e la loro programmazione, perché l’intervento sugli stabili non condizioni od inibisca il progetto didattico in corso;

4. vogliamo scuole a norma, decorose e gradevoli, senza barriere architettoniche, dove vivere serenamente il tempo della scuola;

Risposta:
Il Sindaco ha confermato che il bilancio approvato prevede l’impiego di tre milioni per le scuole cittadine, e che a breve partiranno gli appalti per i lavori di adeguamento alle norme antincendio in molte scuole, tra cui le due nostre primarie; per la Calini è previsto anche il risanamento della rete fognaria (o ripristino del suo funzionamento). Nel dettaglio, ad ogni scuola verrà illustrato dai tecnici lo specifico piano lavori.

5. e ancora vogliamo sapere se questa amministrazione considera le nostre scuole un valore in sé, come presenza di scuola pubblica nel quartiere, e per il loro Piano Formativo che attrae iscrizioni travalicando il bacino d’utenza, e per il valore sociale che esse svolgono;

Risposta:
Il Sindaco ha riconosciuto l’eccellenza delle tre scuole e ha affermato di volerle mantenere, tutte.

6. e la Mompiani?

Risposta:
Il Sindaco ha comunicato che la proprietà dell’immobile non ha interesse a cessare il contratto di affitto, e che pertanto si cercherà un accordo; su sollecitazione dei genitori, ha asserito che quello stabile deve continuare ad avere la medesima destinazione d’uso. Si attende quindi la definizione del nuovo contratto di locazione a partire dal gennaio 2017.

Che dire a commento?

E’ sicuramente positivo che fossimo in tanti, tutti ugualmente preoccupati e mobilitati, e che si sia potuto parlare direttamente, e tutti insieme, con il Sindaco, vista la diffidenza cresciuta nel corso di questi mesi verso gli altri interlocutori che si sono alternati in sua vece.

E’ positivo che si sia affermata l’eccellenza delle tre scuole, la loro identità specifica e la loro appartenenza ad un comprensivo con un POF comune nei principi; l’importante è che questa eccellenza venga tutelata nei fatti.

E’ ancora positiva l’assunzione di impegno di far partire un dialogo operativo tra scuole e uffici tecnici, anche se questo era già l’intento dichiarato in dicembre scorso, e abbiamo quindi perso già sei mesi; ma la novità di oggi è che si può fare riferimento alle certezze di un bilancio comunale approvato e ad uno stanziamento di fondi che può dare concretezza al proposito.

Circa la situazione della Mompiani, preoccupa che il dialogo con la proprietà sia solo agli albori e, a pochissimo tempo dalla scadenza contrattuale, non sia già definito, anche a livello preliminare, un accordo sui nuovi termini contrattuali che includano anche la precisa attribuzione di responsabilità sui lavori di adeguamento dello stabile alle norme vigenti, comprese quelle sul superamento delle barriere architettoniche.

Dicembre 2016 è una data che sembra lontana ma che in realtà è molto prossima, visto che ce ne separa solo un anno scolastico. Non c’è molto tempo.

E proprio per questo auspichiamo che entrambi i soggetti interessati, Comune e Santuario delle Grazie/Curia, esplicitino nei fatti la volontà di pervenire ad un accordo, speriamo ricordandosi a vicenda il ruolo di servizio che entrambi svolgono, a diverso titolo, nei confronti della cittadinanza.

Siamo ancora mobilitati?

Certamente. Occorre vigilare perché tutto quanto asserito e promesso trovi questa volta attuazione in tempi ragionevoli.

Un pensiero su “PERCHE’ ERAVAMO IN PIAZZA IL 6 MAGGIO

  1. Sempre tanti e sinceri ringraziamenti a chi fa della capacità di scrittura-come la persona che ha scritto questo pezzo- una forma di comunicazione chiara e intelligente per tutti e tutte!!! A presto…

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