La dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Centro 3 di Brescia, invia in allegato la locandina e la scheda di iscrizione del convegno internazionale
“ La scuola in-attesa”
Brescia il 18 maggio 2012,
con la preghiera di trasmettere, se possibile, il tutto ai vostri indirizzi o ad altre persone a voi note che potrebbero essere interessate all’evento.
Al convegno saranno presenti esponenti della Finlandia e della Norvegia interessati a prendere accordi con l’Italia per una ricerca comune sulle problematiche dell’insegnamento /apprendimento ed in particolare sulla ricerca promossa dall’istituto con l’Università di Bergamo “La scuola delle moltitudini”
Il convegno vuol far riflettere sull’urgenza di impostare un insegnamento che metta al centro l’allievo e la sua capacità di apprendere attraverso molteplici strategie, tra le quali spicca la didattica conversazionale, strategie centrate sulla compartecipazione dei più giovani ai processi di insegnamento/ apprendimento a tutti i livelli: sia a scuola che in famiglia che nelle altre realtà educative. Invero la scuola, ma anche le altre agenzie educative, se vogliono essere credibili oggi , si trovano a dover affrontare una vera svolta : o continuare nella mala ripetizione, perdendo credito, od orientarsi verso la prospettiva degli insegnamenti profondi.
Questa necessità sta diventando ogni giorno sempre più evidente da quando le recenti riforme hanno compresso ancora di più le opportunità di fare della scuola un ambiente di vita non declinato sulla quantità delle conoscenze trasmesse in modo parcellizzato e sulla verifica di un apprendimento mnemonico classificato in modo sommatorio , bensì sulla profondità dei saperi criticamente appresi , i quali devono costituire una solida base per continui approfondimenti come parte integrante della vita stessa umanamente intesa. Vita e saperi devono necessariamente coniugarsi giorno dopo giorno in ogni contesto sociale e famigliare se si vuol sostenere quell’azione fondata sulla consapevolezza che ciascun uomo è responsabile davanti a se stesso, ma anche davanti alla comunità di cui far parte e alla cui crescita deve contribuire non solo in termini di generosità economica, ma soprattutto in termini di civiltà coerentemente vissuta. Questo ulteriore appuntamento, che fa seguito al convegno nazionale “La scuola che non c’è “ tenutosi a Brescia nel 2008 con la presentazione del volume “P. Perticari, La scuola che non c’è, Ed Armando ( frutto della ricerca azione “La scuola delle moltitudini” intrapresa con il docente suddetto dai docenti del nostro Istituto già dal 2002) si spera che possa essere motivo di un’ ulteriore testimonianza e sfida riguardo alla necessità di modificare le modalità di insegnare evitando la banalità poiché si ha a che fare con giovani dotati di pensiero e di spirito critico i quali hanno bisogno di essere accolti ed accompagnati lungo il percorso della loro vita crescendo “in spirito di fortezza e verità “.
Si ringrazia per la collaborazione e si porgono cordiali saluti.
La dirigente scolastica
( A. Battagliola)